
articolo scritto da @clodiareads
Era il Novembre del 2017 quando la Rizzoli portò la magia di Stephanie Garber in Italia, pubblicando Caraval. Era passato un anno dalla prima uscita del libro e mancavano sei mesi alla pubblicazione del sequel, quindi la community internazionale era già stata ampiamente conquistata. Quella italiana, invece, ancora non sapeva cosa la aspettava tra le pagine di quel libro.
Ricordo bene il giorno in cui Caraval è entrato nella mia vita: non facevo ancora attivamente parte del bookstagram, ma piano piano mi stavo avvicinando a quella nicchia del web di cui, adesso, non potrei proprio fare a meno. Stavo guardando un video di @clockwork_reads su YouTube, nel quale Hannah parlava di alcuni dei suoi libri preferiti: tra questi spiccò Il Circo della Notte, la cui trama mi intrigò immediatamente. Cosa fare quindi, se non correre su Amazon a ordinarne una copia? Ed era proprio ciò che avevo intenzione di fare, se non fosse che l’edizione italiana non era al momento disponibile. Me ne tornai quindi sconsolata a guardare quanto rimaneva del video di Hannah, la quale proseguì consigliando proprio Caraval a tutti coloro che avevano apprezzato Il Circo della Notte. Io non l’avevo ancora letto, ma già mi consideravo una grande fan, quindi – constatato che Caraval era disponibile in italiano su Amazon – lo acquistai senza pensarci su due volte, anche perchè come si fa a dire no a una copertina tanto bella?
Non avevo idea di quanto quel libro mi sarebbe entrato nel cuore.
La trilogia della Garber è unica nel suo genere. Impossibile paragonarla ad altri titoli dello stesso settore, non avrebbe senso: non c’è nulla di anche lontanamente simile, nulla che sprigioni altrettanta magia. Ma come ogni cosa al mondo, anche questa storia si è pian piano deteriorata, perdendo la lucentezza originale.

Ma non saltiamo subito alle conclusioni e godiamoci il viaggio attraverso questo mondo fatto di bellissime illusioni, romantici ingannatori e scaltre manipolazioni:
Una volta l’anno il famoso Mastro Legend organizza Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso e leggendario a cui si può partecipare solo su invito. Quest’anno il gioco si svolgerà sull’Isola dei Sogni, dove le strade tortuose sono un elaborato labirinto innevato e le persone non sono mai chi sembrano. A mezzanotte del primo giorno lo spettacolo ha inizio e i visitatori diventano giocatori. Cinque notti per vincere l’ambito premio: un singolo desiderio. Ma in un gioco dove il pericolo si nasconde dietro a ogni affascinante volto, quel desiderio potrebbe essere l’ultimo.
“Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. È quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo.”
Così lo spettacolo viene descritto a Rossella, ma personalmente credo che questa frase possa essere associata al libro in sé, che – come direbbe la Garber – è fatto di sogni divenuti realtà. Se la magia esiste, Stephanie Garber ha trovato il modo di racchiuderla all’interno della pagine di questa trilogia. La sua scrittura è romantica, incantevole, ammaliante. Tuttavia bisogna sottolineare come essa funzioni molto meglio in inglese che in italiano – lo stile è stato difatti ampiamente criticato dalla community italiana, ritenuto eccessivamente barocco e artificioso. A dire di molti, una scrittura così lirica e fantasiosa altro non fa che nascondere la pochezza di idee e l’incapacità dell’autrice. A mio parere, invece, ci fa rendere conto di quanto la lingua inglese sia assai più povera e banale di quella italiana – non dobbiamo quindi aspettarci grandi cose, considerato che stiamo comunque parlando di un libro YA, appartenente cioè a un genere non di certo conosciuto per lo stile aulico delle opere che ne fanno parte. Io ho comunque apprezzato particolarmente la scrittura della Garber, sia in italiano che in inglese (sì, l’ho letto due volte) – la trovo originale, seducente, coinvolgente, diversa da qualunque cosa io abbia mai letto.

Il punto di forza di Caraval sta nella sottilissima linea tra realtà e finzione. Così come la protagonista, anche voi vi ritroverete a non saper distinguere tra le due, e a domandarvi costantemente di chi Rossella dovrebbe fidarsi e da chi, invece, dovrebbe stare alla larga. Verrete trasportati in questo vortice di mistero e magia, e vi sentirete al contempo timorosi ed emozionati all’idea di girar pagina e scoprire cosa succederà. E come Rossella dovrete mettere da parte la razionalità, abbandonare ogni piano e lasciarvi semplicemente trasportare dal gioco, col cuore e la mente aperti all’impossibile.
E quando il colpo di scena finale vi farà cadere la mascella a terra, ecco che Legendary (Legend in italiano) arriverà in vostro soccorso, pronto a dissolvere ogni vostro dubbio… o a crearvene di nuovi?
Quando ormai vi eravate abituati all’animo dolce, romantico, prudente e razionale di Rossella, ecco che arriva Donatella a sconvolgere tutto con la sua personalità impulsiva e passionale. Stavolta vi trovate a Valenda, capitale dell’Impero, e c’è qualcosa che non torna.

“Ricorda, è solo un gioco”
Ve l’hanno ripetuto fino allo sfinimento nel primo libro, ormai siete esperti, avete imparato. Sapete che non dovete fidarvi di nessuno, non dovete credere a niente. State solo giocando, no? …No? Eppure sembra che stavolta Caraval non sia semplicemente un insieme di sottili illusioni e brillanti attori. Stavolta è tutto troppo concreto e spaventoso. Ma non si può fare altro che sfogliare le pagine e assistere Donatella nella sua lotta contro il tempo.
Con Legendary avrete modo di capire davvero in quale delle due sorelle vi rivedete di più. Da una parte abbiamo l’adorabile Rossella – razionale, prudente, analitica, una di quelle persone che, prima di prendere una decisione, valutano ogni opzione possibile almeno due volte. Ma Rossella è soprattutto buona, e crede nell’amore con la A maiuscola. Continuerà a crederci anche quando si ritroverà, col cuore spezzato, a non sapere più di chi fidarsi, ispirando il lettore con il suo animo puro e genuino.
Dall’altra abbiamo Donatella – una ragazza forte e indipendente, che di uomini non ha mai voluto saperne se non per mero divertimento. Coraggiosa, furba, intuitiva e con un forte attaccamento alla famiglia che la spingerà a rischiare ogni cosa pur di riuscire nel proprio intento.
Legendary vi terrà incollati alle pagine e state pur certi che incapperete in colpi di scena niente male.
La storia era stata inizialmente pensata dalla Garber per essere una duologia, ma dato l’incredibile successo riscontrato si è deciso di farne una trilogia. Mi dispiace, ma a mio parere è palesemente evidente come l’ultimo libro sia stato aggiunto in seguito e non facesse parte del disegno originale dell’autrice.

Finale è un libro fan-service, scritto unicamente per allungare il brodo e accontentare i lettori che volevano vedere le proprie ship preferite diventare realtà. Il miglior modo per approcciarsi a quest’ultimo libro è non aspettandosi nulla di ciò che Caraval e Legendary ci hanno dato: scordiamoci l’atmosfera magica, scordiamoci le illusioni incantevoli, scordiamoci l’elemento fantasy della serie. Da YA Fantasy si passa, infatti, a YA Romance – certo, qualche elemento fantastico resta, ma le relazioni diventano il punto focale del racconto.
Dimentichiamo anche tuttò ciò che sapevamo dei personaggi, poiché in questo libro le loro personalità vengono ribaltate, se non addirittura annientate in alcuni casi. E come se non fosse abbastanza, dimentichiamo l’idea che una donna possa essere più forte del proprio amore, che possa vivere senza un uomo accanto, che possa riconoscere una situazione tossica e tirarsene fuori il prima possibile. Badate bene, io sono un’inguaribile romantica e adoro vedere le mie eroine preferite innamorarsi e lottare per i loro sentimenti. Anche le donne forti e indipendenti hanno il diritto di vivere una splendida storia d’amore. Ciò che non tollero è vedere rapporti tossici romanticizzati. Vedere ragazze d’acciaio che si trasformano in argilla, facendosi modellare da un uomo a suo piacimento. Vederle perdere la capacità di distinguere giusto e sbagliato. Di riconoscere che non sono più loro stesse. E vedere tutto questo dipinto come struggente e romantico, quando dovrebbe invece essere visto come abusivo e intollerabile.
Leggete Caraval. Leggetelo perché non c’è cosa più bella del trovare un libro che sia in grado di trasportarti completamente all’interno delle sue pagine. Leggetelo perché abbiamo tutti bisogno di un po’ di magia nella vita di tutti i giorni. Leggetelo perché è una delle migliori trilogie Fantasy degli ultimi anni. Ma fatelo con criterio e spirito critico, non lasciatevi abbindolare dal bisogno spasmodico di vedere una ship diventare canon. Solo così potrete veramente apprezzare il capolavoro che sono i primi due libri.
Se volete saperne di più, trovate le recensioni singole per ogni libro sul mio blog.
E voi, avete letto Caraval? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto!
L’articolo è stato scritto da Claudia. Per leggere altri suoi articoli potete seguirla in tutti i suoi social!

Ciao, molto bella la tua recensione, volevo sapere secondo te se è fattibile leggerlo in inglese, ho un buon livello e diverse volte leggo in lingua originale ma ho sentito da qualcuno che è particolarmente complicato in lingua, perciò chiedo un tuo parere avendolo letto sia in italiano sia in inglese.
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Ciao Francesca! Rispondo io (@littlereadersophia), spero di essere utile: il libro in inglese si legge bene, ma sicuramente serve una buona conoscenza della lingua perchè vengono usati alcuni termini particolari. Non ti direi però che nel suo genere è il più difficile quindi dagli una possibilità!
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