LA SCIENZA NASCOSTA DEI COSMETICI (RECENSIONE)

articolo scritto da @hoketipoketimakeup

Ciao a tutti! Da chimica e appassionata di trucchi quest’anno non potevo farmi scappare il nuovo libro di Beatrice Mautino. Dopo due anni dalla pubblicazione del libro di grande successo Il trucco c’è e si vede ( che vi consiglio assolutamente di leggere), l’autrice torna a raccontarci qualcosa di più sul mondo dei cosmetici.

In questo libro, come nel precedente, racconta la scienza e ci dà accesso a tutte le informazioni possibili, fornendoci per ognuna di essere l’articolo, o in generale il documento, da cui sono state tratte. Oltre a questo ho apprezzato molto il fatto che l’autrice ci mette davanti la realtà e noi dobbiamo essere capaci di farla nostra ragionando su quelle informazioni che ci fornisce.

N.B. Questo libro non si legge in un giorno o in un’ora (almeno così è stato per me) ma bisogna pensare mentre si legge.

Dettagli del libro – cosa mi è piaciuto

Ora passiamo a parlare nello specifico delle diverse parti del libro.

Per farvi capire cosa mi è piaciuto ho deciso di suddividere i commenti nelle quattro parti del libro. Cercherò di non fare spoiler di alcun genere ma se non lo avete ancora letto vi aspetto direttamente alla mia recensione nuda e cruda.

Prima parte

In questa prima parte l’autrice parla nello specifico della tintura e dell’hennè. Per differenziare queste due tipi di tecniche per colorare i capelli l’autrice parte dall’origine, parla degli ingredienti della tintura, di chi si occupa di creare i colori, cosa influenza la reazione che permette di creare una tintura e quali sono i rischi che possiamo avere con questa tecnica. Per quanto riguarda l’hennè, oltre all’origine, vengono descritti gli usi sicuri, le direttive principali e le reazioni. Di questa parte ho apprezzato molto la storia della nascita di queste due grandi tecniche e anche la passaggio in cui parla delle direttive a cui si fa riferimento.

Seconda parte

In questa seconda parte si parla in modo specifico della creazione di trucchi. Questa è il capitolo che ho apprezzato di più di tutto il libro perché piacerebbe un giorno anche a me creare trucchi. Ho gradito molto che anche in questo caso l’autrice si focalizzasse su quali sono gli ingredienti dei cosmetici che noi donne, ma anche uomini,  usiamo tutti i giorni. Ho amato il paragrafo dove parla nello specifico dei laboratori di ricerca, il cui compito principale è quello di “mettere a punto una formula che possa funzionare con colori diversi”e quali sono gli ingredienti aggiuntivi di un cosmetico che permettono per esempio di renderlo stabile a contatto con la luce. In questa parte l’autrice poi ha spiegato anche quali sono le tecniche Iso più utilizzate, i regolamenti e le sfide dei vari paesi del mondo. Ho inoltre apprezzato in questa secondo capitolo del libro la descrizione del test che veniva effettuato per la presenza dei metalli nei cosmetici, l’analisi di un farmaco contraffatto, la definizione di “traccia” di un cosmetico, da dove deriva il talco e quali sono i casi che hanno fatto discutere negli anni.

Terza parte

Questa è un’altra parte del libro che ho apprezzato davvero molto. Da amante delle leggi non potevo non approfondire quello che già sapevo dopo il primo libro Il trucco c’è e si vede. Qui l’autrice si focalizza sull’ecobio e sulle microplastiche. Ho apprezzato molto l’approfondimento, per quanto riguarda il primo argomento, su certificazioni, regolamenti e la Iso 16128. Sulle microplastiche ho amato la storia che ci sta dietro, ho approfondito quel che già sapevo sulla riduzione delle plastiche e la differenza tra primarie, secondarie, micro e non.

Quarta parte

In questa parte l’autrice parla nello specifico di tre casi su cui ancora oggi non conosciamo la verità. Parla dei siliconi e poi nel dettaglio della vaselina

“quella che nei cosmetici prende il nome inci di petrolatum. L’ingrediente più controverso di tutti.”.

Parla delle creme solari, che noi tutto ci spalmiamo sul corpo senza che sia ancora chiaro a nessuno quale sia la quantità che serve veramente, e ultima, ma non per importanza, la vitamina D.

Devo dirvi la verità, questa tra le quattro è la parte che mi è piaciuta meno fino a quando non ho letto l’ultimo paragrafo sulla vitamina D, che ho divorato in pochissimo tempo. Ci sono cose infatti che non conoscevo e che sono riuscita ad approfondire in queste pagine, riuscendo così a conoscere qualcosina in più sui tre casi descritti prima. La cosa che mi è piaciuta tanto è che l’autrice per tutti i tre casi descritti sopra ha messo nero su bianco quali sono stati gli studi e test effettuati negli anni. Mi è piaciuta inoltre in questa ultima parte la spiegazione del disease mongering ( se non sapete di cosa sto parlando vi lascio leggere il libro).

Recensione nuda e cruda

Questo è un libro che si deve leggere almeno una volta nella vita, e non lo dico perché sto facendo pubblicità ma perché mi ha dato la consapevolezza che quello che compriamo a volte non è quello che ci aspettiamo, che dietro un prodotto c’è una storia, che non è tutto oro quello che luccica. Anche in questo libro, come nel precedente, troviamo tante informazioni, ma tutte molto utili. L’autrice ci fa entrare nelle aziende e ci spiega come un prodotto viene fatto e cosa c’è davvero dietro e dentro la creazione di un ognuno di essi. Ci spiega anche quali sono i test per garantire la sicurezza di un prodotto, quali sono i falsi miti che si tramandano da anni, cosa significa ecobio e cosa sono i siliconi. In questo libro non troverai  spiegate tutte quelle cose che fanno male, ma troverai un modo per scegliere i tuoi cosmetici futuri in modo consapevole e adatti alle tue esigenze.

Libro assolutamente consigliato , da leggere dopo “Il trucco c’è e si vede” della stessa autrice.

Chiara