scritto da @franciv94
Se penso a questo periodo per noi lettori, mi viene in mente subito una citazione che ho impressa che potrebbe diventare il motto di questa quarantena, ovvero
«La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno»
Oltre a intrattenere, molti libri infatti ci permettono di viaggiare, ci portano in luoghi oscuri o affascinanti, o entrambe le cose perché no. Ci trasportano in mondi di fantasia ricchi di dettagli, ed è proprio di letture con questo super potere che parliamo oggi.
Vorrei infatti mettere un focus su fantasy dove l’ambientazione è uno degli aspetti preponderanti della storia, libri in cui gli autori sono stati in grado di trasformare semplici descrizioni di fantasia in realtà vivide e quasi tangibili per i lettori. Vorrei farlo attraverso un viaggio immaginario in otto tappe, quindi timbrate il biglietto, perché si parte!
REBEL. IL DESERTO IN FIAMME
Il primo universo letterario che incontriamo è quello di Rebel. Il deserto in fiamme di Alwyn Hamilton, un deserto vivo e incredibile, plasmato dalle leggende mediorientali e da un forte carattere western, un luogo attraversato da una protagonista i cui occhi non possono che riempirsi di meraviglia, e di terrore in qualche occasione. Un mondo che l’autrice ha studiato nei minimi particolari, regalandoci la visione di una realtà tanto affascinante quanto pericolosa, in cui il deserto sembra quasi un capriccioso mostro affamato di anime dal tramonto all’alba, con le sue regole e le sue creature, che tuttavia Amani, la protagonista, sembra sentire fin dentro le ossa come fosse parte di sé, facendocelo amare sotto ogni luce.
“Partimmo all’alba con la carovana del Ginocchio del Cammello, come previsto. Credevo di conoscere bene il deserto, anche se, mentre guardavo il sole levarsi in un cielo azzurro terso sopra una sconfinata distesa dorata, capii di essere in presenza di qualcosa di diverso. Il Mare di Sabbia era enorme e pieno di pericoli. La carovana lo trattava come un incrocio fra una bestia da domare e un tiranno davanti al quale inchinarsi. Mi sentii immediatamente a casa.”

PASSENGER

Un deserto che confina con quello dove si ritrovano i protagonisti nel finale della serie Passenger di Alexandra Bracken, un’ambientazione evocativa capace di suggestionare il lettore, dopo una quantità quasi indefinibile di balzi temporali che portano il lettore a scoprire luoghi nel tempo e nello spazio estremamente diversi l’uno dall’altro.
Gli sfondi, i luoghi e le epoche si susseguono in un continuo cambio di sceneggiatura, fino a riunire tutti i personaggi principali in un unico luogo, in un unico tempo. Dal mondo di oggi alla New York del 1700, dalla Damasco del 1500 al Buthan del 1910, e infine in una linea temporale sempre più intrecciata e a noi sconosciuta. Luoghi che fanno da sfondo alla storia, ma che proprio per le loro fugaci apparizioni sono raccontati nella loro essenza più vivida, con una meravigliosa rievocazione di odori, colori e rumori, lasciando spazio alla trama ma prendendosi il giusto spazio per essere protagonisti anche loro.
“Era questo il pericolo, la seduzione dei viaggi nel tempo, si rese conto Etta: era l’opportunità, la libertà data dalle mille possibilità di scegliere dove vivere e come ricominciare da capo. Era la bellezza che si apriva nella tua vita se solo ti fermavi a guardare un momento”.
CARVE THE MARK
Un arcobaleno di ambientazioni e luoghi diversissimi tra loro sono poi il fulcro della serie Carve the Mark di Veronica Roth, la terza tappa di questo viaggio. Un libro in cui proprio le ambientazioni sono diventate le protagoniste vere e proprie della narrazione, ponendo ahimè in secondo piano storia e personaggi, in un universo in cui ogni pianeta ha un suo carattere forte e dirompente, tanto da rispecchiarsi nei suoi abitanti. Forse la stessa autrice, come noi in questo lockdown, aveva voglia di viaggiare ed esplorare.
Dalla colorata e vivace capitale degli Shotet, ai freddi e bianchi panorami di Thuve, fino a un viaggio incredibile nello spazio tra correnti di energia dai mille colori e pianeti fatta di sola acqua.

IL SOGNATORE

Se parliamo di autrici la cui penna cede spesso spazio nella narrazione ad ambientazioni uniche, non possiamo tralasciare Laini Taylor che con il suo Il Sognatore ci fa vivere dei veri e propri sogni ad occhi aperti, e non solo quelli dei due protagonisti, perché le sue descrizioni sono così dettagliate e poetiche da far apparire qualsiasi particolare di quell’universo letterario intrigante e affascinante. Dai sogni vividi e intensi di Lazlo Strange, il protagonista, a Pianto, la leggendaria città che pare essere realtà. Una città che nasconde un segreto immenso, ma che nella sua distruzione appare ancora magica e affascinante.
“Il sole si era liquefatto in una striscia color bronzo e il cielo diventava sempre più blu. La Cuspide sembrava più innaturale in quel momento che durante il giorno, illuminata come se la luce provenisse dal suo interno”.
CARAVAL
Un sogno, o forse meglio dire un incubo, è poi Caraval di Stephanie Garber, in cui realtà e finzione si mescolano agli occhi della protagonista in una corsa alla verità. Un festival colorato, dalle pieghe inquietanti, affascinante proprio per questo suo aspetto ambiguo, ma soprattutto per la magia e il mistero che permeano ogni scenario. Un festival, un gioco, un luogo incredibile ricco di inganni, dove tutto può succedere e qualsiasi cosa non è ciò che sembra.

“«Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. É molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. É quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo»”.
FIDANZATI DELL’INVERNO

Scenari ambigui costellano poi Fidanzati dell’Inverno di Christelle Dabos, dove fin dal primo momento le l’autrice trasporta Ofelia, la protagonista, in un walzer le cui note sono intrighi, imbrogli e omicidi, sullo sfondo di una città costruita su migliaia di illusioni, bellissime ed effimere al contempo. Polo è l’arca del promesso sposo di Ofelia dove regna costantemente l’inverno, un luogo gelido e freddo, come i suoi abitanti. E Città Cielo, la città sospesa che diventerà la “casa” della protagonista, è la sua capitale, dove una corte di “vipere” si veste pizzi e merletti, una città labirintica in cui il potere magico di una clessidra può farti vivere i sogni più sfrenati e farti viaggiare per il mondo. Un luogo in cui ogni spazio è deformato e ogni meraviglia cela una marcescente realtà. Una mondo che si contrappone all’allegria di Anima, arca originaria di Ofelia, alla sua ingenuità e al fascino di un mondo in cui gli oggetti sono vivi e gli abitanti costruiscono, leggono e aggiustano qualsiasi manufatto.
Inerpicato su un muraglione, un cammino di ronda avvolgeva la fortezza a spirale serpeggiando fino alla cima. Città-cielo era molto più strana che bella. Torrette dalle forme diverse, alcune panciute, altre affusolate, altre ancora sbilenche, sputavano fumo da ogni comignolo. Le scale sospese scavalcavano maldestramente il vuoto e non comunicavano alcuna voglia di arrischiarvisi.
GREGOR

Con l’ingenuità ci colleghiamo alla prossima tappa, perché il nostro treno si ferma nell’universo letterario di Gregor, serie per ragazzi di Suzanne Collins, in cui un mondo sotterraneo si apre agli occhi sbalorditi del giovane protagonista, tra insetti giganti e creature umane dalla pelle diafana, curiosi e diffidenti nei confronti di quel Sopramondo giunto secondo le profezie per salvare la loro adorata città sotterranea.
Un città dal fascino lucente, un luogo la cui ricchezza è il valore dei propri abitanti che lottano ogni giorno con le altre creature.
Insetti e roditori giganti che il protagonista incontrerà nel suo viaggio, attraversando un mondo buio e pieno di trappole, con immensi crepacci che corrono verso le viscere della Terra, castelli di ragnatela, laghi fluorescenti e foreste labirintiche dalle piante terrificanti. Un viaggio dell’orrore che l’autrice racconta con pura meraviglia rendendo ogni panorama curioso e affascinante.
STELLE GEMELLE

Ma anche Gregor alla fine deve tornare nel Sopramondo, nel nostro mondo, la tappa finale di questo viaggio in cui rubiamo un ultima avventura, catapultandoci nella vita di Mari Turner, protagonista del romanzo Stelle Gemelle di Jessi Kirby.
Una lettura che trasporta i suoi lettori in un viaggio fisico ed emozionale, al fianco di Mari, percorrendo a piedi il John Muir Trail e riscoprendo panorami unici e sensazionali.
Un percorso ricco di tappe tra rocce da scalare, passeggiate nel verde, tempeste implacabili, tramonti mozzafiato, fiumi in piena e vette innevate, ogni passo premiato dalla bellezza della natura che emerge da ogni pagina viva e pulsante, terrificante e meravigliosa. Un viaggio che finita questa quarantena potremmo davvero visitare anche noi.
Fa una pausa. «Accogli quel momento. A braccia aperte». Vorrei chiedergli che cosa significa, e a che cosa esattamente dovrei stare attenta, ma lui mi gira le spalle. «Buona fortuna a te, Mari la viaggiatrice. Oggi tieni d’occhio il cielo, mentre cammini».
Il nostro viaggio è finito, la quarantena no, ma spero che questi e tanti altri libri possano farvi compagnia e portarvi in luoghi meravigliosi, seppur solo per qualche ora di lettura!
Quali sono gli universi letterari che più vi hanno affascinato?
L’articolo è stato scritto da Francesca
