Coronavirus non ti temo: impariamo insieme una lingua straniera?

articolo di @bookitipy

Le lingue straniere, si sa, hanno un fascino particolare.
Spesso però ci sembrano lontane, tanto quanto i paesi in cui sono parlate.

In realtà, imparare una lingua straniera non è poi difficile come sembra.

Aiutati dall’ascolto e dalla buona volontà potremmo imparare anche idiomi difficili come le lingue orientali.
Basta solo volerlo, anche se, diciamolo, a noi piccoli italiani non è stata insegnata una seconda lingua dai genitori, come, invece, in altri paesi è ormai una consuetudine affermata.

Allora, diventa fondamentale metterci del nostro e soprattutto ascoltare.

Nel momento particolare in cui viviamo non ci è permesso uscire, eppure abbiamo guadagnato qualcosa che prima non avevamo: il tempo.

Perché non sfruttarlo per imparare una lingua straniera da autodidatti?

Se il vostro obiettivo è quello di imparare la lingua giapponese ma non sapete da dove iniziare, ho creato Il giapponese con Bookitipy, una newsletter del tutto gratuita con cui gli iscritti, ogni sabato mattina alle 10.30, possono ricevere una lezione di giapponese preparata da me e far parte di un’ideale classe digitale!

Se invece voleste qualche informazione sulla lingua cinese, trovate alcuni articoli in cui ne ho parlato nel mio blog.

Ma passiamo a qualche consiglio su come ottimizzare il tempo e imparare una lingua da autodidatti!

Ecco alcuni consigli su come imparare una lingua da autodidatta

1. Esercitare l’ascolto passivo

Il primo consiglio che vi do consiste in una pratica che abbiamo ormai abbandonato ma che, da neonati, è stata essenziale per assorbire suoni, parole, inflessione: l’ascolto passivo.

I bambini piccoli non parlano (tutt’al più comunicano a suon di versetti o urla fastidiose!), eppure ascoltano e anche tanto.
La differenza con gli adulti è che il loro ascolto non è attivo, bensì passivo: non interagiscono, ma assorbono come spugne la lingua dei genitori.

Per questo motivo sarebbe fondamentale parlare almeno una doppia lingua a casa (l’inglese ad esempio), così che i bambini diventino bilingui senza alcuno sforzo.
Di solito, per l’ascolto passivo si utilizzano canzoni, film, telefilm, video su YouTube. La cosa migliore sarebbe quella di lasciare un video o un audio in sottofondo (mentre si fa altro), senza tentare di carpirne il significato.

Questo è l’ascolto passivo.

Vedrete che, passato un po’ di tempo, i suoni della lingua straniera vi sembreranno più familiari.

2. Procurarsi un libro di grammatica

Ma non possiamo vivere solo di rendita! Dobbiamo per forza armarci di un libro di grammatica che ci spieghi le regole base della lingua.

Ne trovate davvero tanti, il consiglio è di provarne alcuni e scegliere quello che vi sembra più vicino al vostro metodo di studio (spesso online trovate le prime pagine di alcuni libri così che possiate confrontarli).

3. Ritagliarsi un paio d’ore a settimana per la grammatica

Il nemico dietro l’angolo di chi inizia a studiare da autodidatta è il perdersi dopo la seconda lezione (un po’ come me quando dico che tutte le mattine vorrei allenarmi e poi non lo faccio perché non ho voglia…).

E’ normale, non siate duri con voi stessi.

Per questo non possiamo nemmeno imporci orari che sarebbero impossibili da rispettare. Iniziamo quindi gradualmente.

Scegliete l’orario in cui rendete di più (se lavorate o studiate, l’ideale rimane il week end), prendetevi una bella tazza di tè o caffè e partite.

Se questo orario funziona e reggete per almeno un paio d’ore di seguito, potrete aggiungerne anche una terza in un giorno diverso.

4. Ritagliarsi dieci minuti al giorno per fare esercizio

Più una lingua si pratica, meglio è (grazie Valentina, hai scoperto l’acqua calda…).

Se il nostro piano perfetto per stare dietro alla grammatica è due o tre ore a settimana, non dobbiamo però dimenticarci il lato pratico.

Il nostro cervello, essendo un muscolo, tende a intorpidirsi se non lo esercitiamo e quando impariamo una lingua è essenziale tenerla in allenamento.
Si consigliano anche solo dieci minuti al giorno, ma devono essere costanti, magari con l’aiuto di una app per lo studio delle lingue: renderà l’esercizio più divertente e meno noioso.

5. Divertirsi!

L’ultimo consiglio che voglio darvi è forse il più fondamentale: divertitevi!

Iniziate lo studio di una lingua perché è qualcosa che vi appassiona e non sotto costrizione!

Spero che questo articolo vi abbia invogliato almeno un po’ a sfruttare questo momento e a iniziare a studiare una lingua da autodidatta!

Mi farebbe piacere sapere quale lingua straniera avete iniziato!

Articolo scritto da Valentina

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Questo articolo fa parte della serie: ODI ET AMO

Un titolo catulliano per il nuovo argomento di maggio, che vedrà scontrarsi ogni venerdì due bookpersone in un duello all’ultima parola per difendere la loro opinione su alcuni dei libri che hanno diviso il mondo del Bookstagram.

Come puoi mancare agli scontri del mese? Come puoi trattenerti dal dire la tua?
Vieni anche tu a difendere la tua serie preferita o ad attaccare il libro che non hai mai capito come abbia avuto successo!