articolo @madforbooks
Avete presente quell’insofferenza nel dover aspettare che venga tradotto l’ultimo capitolo della vostra saga del cuore? Il nervoso nell’acquistare la versione italiana con quella copertina discutibile? Dover convivere con il dubbio che forse, in originale, avreste potuto amare ancor di più quel libro che andate consigliando a tutti da mesi? Domandarsi come fare a migliorare la conoscenza di quella lingua straniera o come ampliarne il vocabolario?

Ecco, esiste una soluzione a tutti gli spinosi interrogativi di cui sopra: leggere in lingua.
PREMESSA
Ritengo sia doveroso fare una precisazione ancor prima di prendere il largo. [N.d.R. Da qui in poi preparatevi ad un copioso impiego di termini marinareschi; sto ascoltando The Old Man and the Sea di Hemingway e sono fortemente impressionabile]. L’unico modo per rendere la lettura in lingua un’esperienza positiva è avere un movente solido, un desiderio ed una forza di volontà di ferro che vi spingano ad imbarcarvi nell’impresa. Se non siete pronti a raccogliere la sfida che vi ponete, il vostro tentativo rischia di naufragare alla prima onda grossa, lasciandovi più scontenti e frustrati di prima.

Va premesso, infatti, che per quanto i libri siano un vostro feticcio e amiate leggere, farlo in un idioma diverso dalla vostra madrelingua non vi verrà naturale. Avanzerete tra le pagine più lentamente e vi stancherete prima del normale.
Sarete costretti a rileggere lo stesso periodo più di una volta; metterete in dubbio la scelta di aver intrapreso questa traversata; penserete di aver sbagliato libro, autore, genere (e magari qualche volta a ragione); crederete di essere degli irrimediabili ignoranti.
Tutto normale, fa parte del gioco. Leggere in lingua è una sfida, deve esserlo. Nel momento in cui non lo fosse più, significa che siete saliti di categoria. Potrete spingervi su testi più complessi, veleggiando verso nuovi orizzonti.
E quando anche i classici ottocenteschi o i saggi iper tecnici non costituiranno più uno scoglio alla vostra sete di lettura, avrete raggiunto una dimestichezza invidiabile con la lingua straniera, tanto da fare di voi quasi dei bilingui. Finalmente approdati sull’isola del tesoro!
Gettiamo l’àncora però, e procediamo con calma. Se state leggendo questo articolo, probabilmente, non avete ancora raggiunto le sponde della terra promessa cui noi italofoni aneliamo.
Personalmente lavoro sodo, da anni, su questo obiettivo. Leggo infatti in inglese e francese quanto più possibile, con più o meno fortuna ma senza mai perdere la speranza.
Non sono traduttrice, né interprete e non ho frequentato né il liceo linguistico, né Lingue e Letterature straniere all’università. Sono laureata in Relazioni internazionali ed effettivamente le lingue figuravano nel piano di studi in maniera costante.
Tuttavia, ho coltivato questa passione in maniera scrupolosa ed indipendente, seguendo corsi extra-curriculari, viaggiando e leggendo tanto. Sono stata certamente fortunata, ma ho potuto e voluto investire molto tempo nell’approfondimento di inglese e francese.
ALCUNI CONSIGLI PER APPROCCIARVI ALLA LETTURA IN LINGUA

Con questo articolo vi propongo qualche generica astuzia, sperimentata sulla mia pelle di insaziabile divoratrice di storie, sull’approccio alla lettura in lingua originale. Poco importa vi stiate dedicando al russo o al giapponese (chapeau!), i consigli che desidero lasciarvi prescindono dalla lingua di riferimento.
Appurato il fatto che vi imbarcate per un viaggio impervio e dalle sorti incerte, non è detto che a traghettarvi debba essere una zattera senza remi, né vela o salvagenti. Esistono, infatti, una serie di accortezze che possono rendere l’impresa più godibile.
NON ABBIATE FRETTA
Innanzitutto, prendetevela comoda. Non vi sottoponete a marce della morte inutili. In base alla vostra competenza, la velocità di lettura sarà più o meno simile a quella in italiano. Perciò non ha senso affliggersi sul numero di pagine macinate in un giorno, quanto piuttosto sulla fluidità del processo. Ponetevi obiettivi realistici e raggiungibili.
DEDURRE IL SENSO DAL CONTESTO
Lo scopo di leggere in lingua è quello di immergersi in una storia e di farlo esattamente per come essa è stata concepita dall’autore. Ora, lo sforzo sta nel comprendere il testo ed estrapolare i significati, anche quelli meno ovvi, dal contesto. È un esercizio di logica, deduzione e vi costringerà ad un livello di attenzione particolare. Il contesto è certamente il vostro migliore amico -e dalla sua minuziosa osservazione riuscirete a carpire tantissimo- ma non sempre sarà risolutivo.
ARMARSI DI MATITA E PAZIENZA
Leggere in lingua è un po’ come tornare a scuola e studiare. Inciamperete più di quanto non vorreste ammettere in vocaboli di cui ignorate bellamente il significato e in concetti che restano imperscrutabili anche dopo la sesta rilettura. In questi casi la parola d’ordine è non perdere le staffe, ma prendere appunti. Armatevi di penna, matita e block notes. Segnate i termini che non capite al volo, quelli che non riuscite a spiegarvi nemmeno dal contesto e che siete costretti a cercare sul dizionario. Tanti o pochi che siano, l’azione di scriverli altrove sarà un modo per fissarli nella vostra memoria. Più sarete costretti ad appuntare e a cercare sul vocabolario, più il processo di lettura sarà viscoso. Ma restare a galla in queste acque agitate è una fase ineludibile del viaggio.
USARE UN BUON VOCABOLARIO
Va da sé che armarsi di supporti linguistici sia di estrema, e scontata, importanza. Il dizionario sarà vostro fidato compagno di viaggio. Rifuggite le traduzioni sciatte e pressapochiste di Google Translate che hanno indotto in e(o)rrore molti prima di voi. Consiglio sempre la ricerca sui vocabolari monolingue, disponibili anche online. Per l’inglese trovo assai semplice ed immediato l’utilizzo dell’ Oxford Learner’s Dictionaries e quello di Thesaurus.com per la ricerca di sinonimi, antonimi e definizioni. Per il francese, invece, vi segnalo rispettivamente Larousse e Synonymes.
SFRUTTARE L’E-BOOK
Altra dritta. Nonostante io rimanga un’amante senza riserve del libro, oggetto che amo collezionare e che trovo un elemento squisito anche in termini di arredamento, leggere in lingua sarà assai più agile attraverso un e-reader. Come molti di voi sapranno, infatti, l’e-book vi permette di trovare il significato delle parole che non conoscete con una facilità e rapidità straordinarie grazie all’opzione di ricerca vocaboli di cui sono dotati.
EVITATE I MOMENTI DI STANCHEZZA
Consiglio, soprattutto a chi è proprio agli inizi con i testi in lingua originale, di evitare la lettura nelle giornate di particolare stanchezza, o a tarda sera, quando probabilmente concentrarsi richiede uno sforzo imponente. Rischiereste di pregiudicare l’esperienza di lettura, non perché non ne siate all’altezza ma per aver scelto il momento sbagliato.
MA DA COSA COMINCIO?

Entriamo nel vivo, e parliamo di libri. In primis, penso non sarò particolarmente innovativa nel consigliarvi di partire da testi brevi. Non esiste un numero di pagine definito, tuttavia ritengo che la soddisfazione di arrivare sino in fondo in tempi contenuti possa fungere da stimolo positivo a continuare nell’impresa. Inoltre, un altro suggerimento che non vi giungerà affatto nuovo, è quello di cominciare da libri che avete già letto e amato. È questa una piccola accortezza che vi proteggerà dall’incognita della trama: vi deruba del brivido dell’incognita, è vero, ma vi salva dal dubbio dell’incomprensione. Ultima astuzia cui potreste ricorrere, soprattutto se siete ad un livello elementare nella lingua straniera di riferimento, è tentare con testi per bambini o ragazzi, che generalmente hanno periodi meno involuti e lessico più accessibile. E non appena avrete consolidato vocabolario e sicurezza in voi stessi/e, questi tre suggerimenti saranno i primi da cui potrete serenamente emanciparvi per spingervi più a largo.
Affrontiamo da ultimo il discorso sui generi letterari. Per me la regola di fondo che regna sovrana nell’ambito della lettura è “qualunque cosa purché ti piaccia”. Tuttavia mi sento di dissuadervi, almeno in una fase iniziale, dall’approccio alla saggistica e ai classici ottocenteschi e antecedenti. Difatti, nei primi saranno impiegati termini ultra specifici, settoriali di cui è impossibile dedurre il significato dal contesto costringendovi a continui approfondimenti e ricerche a latere; nei secondi, la costruzione dei periodi potrebbe risultare molto articolata, il lessico desueto e lo stile non sempre scorrevolissimo. Posticiperei perciò queste letture ad un secondo momento.
Nelle prossime settimane, tornerò con una serie di titoli inglesi e francesi consigliati per ogni livello (base, intermedio e avanzato).
Detto ciò, avendovi fornito mappa di navigazione e bussola, possedete tutti gli strumenti di base per orientarvi egregiamente nel vasto oceano della lettura in lingua. Non mi resta che lasciare a voi il timone augurandovi una piacevole traversata!
Articolo scritto da Chiara

Bellissimo articolo, mi ha messo addosso la voglia di iniziare a leggere in lingua!
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Ciao Elena e grazie mille!
Sono molto felice l’articolo ti sia piaciuto. Spero sia la spinta che ti serviva per iniziare a dedicarti alla lettura in lingua.
A presto con i titoli!
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Bellissimo articolo e con tanti consigli utili! Il suggerimento di appuntarsi i vocaboli che non si conoscono per memorizzarli meglio è davvero una fantastica idea. La metterò subito in pratica!
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