“…please just call me Radio. Radio Silence.
I am, after all, only a voice on a radio, and there may not be anyone listening.”
Dopo aver letto Heartstopper, Alice Oseman torna a farsi amare con uno dei suoi romanzi. Radio Silence è stata una lettura condivisa con Sophia ed è stata una bellissima esperienza poter parlare con lei ogni settimana dei risvolti di trama, dell’amore o l’odio provato per alcuni personaggi e dello stile di scrittura della Oseman che è riuscita ad affascinarci ancora una volta.
TRAMA

La storia si apre con Frances Janvier, studentessa dell’ultimo anno che cerca sempre di dare il massimo nello studio per riuscire ad entrare in un college prestigioso ed avere un futuro assicurato.
Anche se nulla e nessuno sembrano riuscire a distoglierla da questo pensiero, in realtà Frances ha molte passioni, passa ore su Twitter e Tumblr, ama disegnare e, soprattutto, è ossessionata da Radio Silence.
Di cosa si tratta? Radio Silence è la voce protagonista di un podcast di genere sci-fi molto famoso su Youtube, chiamato Universe City, dove viene raccontata appunto la storia di Radio che cerca di fuggire da questa università aliena mentre risolve sempre nuovi casi.
L’autore è avvolto nel mistero, ma grazie alle sue fanart sulla serie, Frances viene contattata proprio da lui per una collaborazione.
Ed ecco che arriva Aled Last, il protagonista maschile del romanzo. Ragazzo timido, con una situazione familiare complicata, che lo lascia sempre con una forte tensione quando si parla della sua famiglia.
I due personaggi vivono uno di fronte all’altro ed iniziano a passare del tempo insieme, all’inizio titubanti, quasi con una sorta di vergogna che si trasforma presto in un’amicizia che sarà travolgente come un fiume in piena.
Oltre ai protagonisti principali, si fanno spazio altri ragazzi unici. Daniel, il migliore amico di Aled, Raine compagna di scuola di Frances e un personaggio femminile che voglio tenere nascosto per ottimi motivi.
Dopo un inizio un po’ lento, la storia spicca il volo e le pagine scorrono rapide fino ad arrivare alla fine con il cuore che batte all’impazzata e l’adrenalina in circolo.
Viviamo insieme a Frances, Aled e Daniel la ricerca del loro posto nel mondo. Trascorriamo giornate tra il pensiero dell’università sempre più vicina e le loro rispettive passioni che spesso sembrano scontrarsi ed essere incompatibili.
LE TEMATICHE
(Attenzione: questa recensione contiene piccoli spoiler della storia, in particolare relativi ad una coppia e all’identità di Radio Silence)
Con Frances ed Aled ho ritrovato il valore di una vera amicizia. Quella sensazione che ti avvolge e ti riempie il cuore di gioia, che ti fa capire l’importanza delle piccole cose, di un messaggio, di una chiamata, di un sorriso. Sono stati capaci di farmi perdere nella loro amicizia e farmi provare direttamente sulla mia pelle le loro emozioni. Mi hanno ricordato l’importanza di avere qualcuno che ti ascolti, che lo faccia per davvero.
Oltre all’amicizia, Alice Oseman porta su carta in maniera magistrale la scoperta del sé. Giovani adulti alle prese ogni giorno con la vita.
Cosa è meglio fare? Cosa si dovrebbe evitare? Cosa ci renderà veramente “felici”?
Le regole che ci vengono ripetute come un mantra, quelle che dobbiamo seguire. Essere bravi a scuola, andare al college/università, trovare un buon lavoro… poi si potrebbe anche parlare di famiglia e tutto il resto ma questo lasciamolo da parte adesso.
“I wish our whole lives didn’t have to depend on our grades.”

Tutto per non fare passi falsi, per non uscire dal percorso. Eppure, se solo si scorge cosa c’è oltre, se si osa oltrepassare la linea, nuove vie si aprono. E sono queste che i personaggi di Radio Silence vogliono intraprendere.
Portano sulle spalle il peso di non voler continuare con la strada che gli è stata imposta, ma hanno paura di fare il grande passo: tendono spesso a chiudersi quando devono prendere decisioni importanti, si tengono tutto dentro, come tutti gli adolescenti d’altronde, fino a quando si rendono conto che parlarne con qualcuno a cui tengono potrebbe rendere tutto più semplice e la visione scura che hanno del futuro potrebbe essere più luminosa.
Nascondere la propria identità è un altro tema che la Oseman porta in questo romanzo. Frances mostra a tutti il lato della studentessa modello sempre impegnata con progetti scolastici e studi.
L’immagine di Frances potrebbe sembrare quella di una persona distaccata, che non ha tempo per gli altri: per questa ragione viene spesso isolata – e lei stessa si isola – dai suoi compagni e fa aumentare sempre più il muro che viene costruito tra lei e gli altri.
Tutto questo accade mentre nella sua testa prende vita un mondo pieno di colori e immagini che riesce a mostrare al mondo solo senza far conoscere la propria identità e nascondendosi dietro una pagina Tumblr in cui condivide le sue fan art.
Proprio questo ha in comune con Aled, un desidero di anonimato che porta anche quest’ultimo a nascondere la sua identità di creatore di Universe City. Con il podcast ha dato sfogo a tutti i pensieri compressi nella sua mente.
Parlare di questo universo dove riesce ad affrontare gli ostacoli della vita reale. Aled è riuscito a portare sé stesso in Universe City, frammentando il suo essere ed inserendolo nei personaggi e nelle vicende della sua opera. Una ricerca a volte disperata di qualcuno che lo veda davvero, che lo senta, la speranza di trovare un luogo sicuro dove poter essere il vero Aled. Un posto nel quale non deve temere di poter deludere gli altri.

Anche in questo libro, come Heartstopper, l’inclusività è di casa, soprattutto quando si parla di tematiche LGBTQ+. Un bel minestrone di colori!
Non voglio dirvi direttamente chi è chi, ma ne darò una visione generale. Penso che la Oseman abbia una grande delicatezza nel mostrare i vari orientamenti sessuali. Vengono spiegati chiaramente e rappresentazioni di relazioni tra persone dello stesso sesso sono inserite in maniera naturale, senza apparire forzate. Ognuno vive la propria sessualità in una maniera unica – e completamente reale – passando dal dubbio, alla paura, alla completa accettazione della propria persona e degli altri.
Apprezzo davvero tanto anche la relazione platonica che hanno Aled e Frances (per un po’ ho sperato in qualcosa ma ho dovuto rinunciarci) e alla fine il non ritrovarmi questa come coppia principale non mi ha fatto per niente dare punti di demerito al libro.
Ultimo punto, ma non meno importante, è quello dei trigger warnings: in Radio Silence vengono raccontate dinamiche come il cyber bullismo, uso di alcol e droghe, pensieri sul suicidio e abusi da parte di genitori.
Come? Non ve l’aspettavate? Beh, neanche io, quindi scoprendo questi lati oscuri del romanzo sono rimasta non poco sorpresa e anche sconvolta. Continuerò a pensare ad una particolare scena dove l’unica cosa che mi passava per la mente è “psicopatica” urlato a volume altissimo. Esistono davvero troppe situazioni come quella di Aled e molto spesso terminano nel peggiore dei modi.
Ho ancora i brividi nell’immaginare quello che hanno provato alcuni dei personaggi, la difficoltà (e spesso impossibilità) di sopravvivere in un ambiente tossico dove persone e pensieri negativi penetrano continuamente nella tua mente. Anche in questo caso, Alice Oseman è stata bravissima nell’introspezione e nella realizzazione di questi temi.
LA LINGUA
Essendo il libro non ancora stato tradotto, leggerlo in lingua originale non mi ha dato problemi di comprensione. Ho trovato il livello di inglese molto accessibile, anche per chi ha un livello base. Alcune parole che appartengono allo slang possono essere trovate negli scambi di messaggi o le chat sui social.
CONCLUSIONI

Io posso solo fare un grande applauso perché questa autrice sarà una delle mie preferite da adesso fino alla fine dei miei giorni! Di Alice Oseman ho letto solo Heartstopper per adesso, ma posso dire con certezza che recupererò tutta la sua bibliografia.
Consiglio la Oseman ai giovani lettori, soprattutto ai ragazzi negli anni delle scuole superiori. Nelle sue parole troverete qualcuno che saprà confortarvi, capirà i vostri problemi e vi aiuterà nell’affrontare gli anni più delicati e nell’accettazione di sé stessi e degli altri.
Le opere della Oseman saranno portate in Italia dalla Mondadori. Heartstopper volume 1 è già uscito il 12 maggio.
Voi avete letto qualcosa di questa autrice? Vi ha incuriosito?
L’articolo è stato scritto da Alessia

Non ho ancora letto nulla! Ma ne ho tantissima voglia dopo aver letto questo articolo! La wishlist si allunga vertiginosamente
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