articolo scritto da @ancorauncapitolo_
Salve a tutti amici lettori! Oggi siamo qui connessi su questi schermi per condividere preziosi consigli sulla lettura di un genere letterario spesso al centro di continue e perpetue discussioni: i classici.
Ma, prima di tutto, quando si dice che un libro è un classico? Quali sono le sue caratteristiche?
Si definisce classico un volume che ricopre un ruolo chiave all’interno di un preciso panorama, soprattutto quelli che hanno riscosso una grande risonanza nel pensiero e nella cultura in generale. Quindi i romanzi classici sono principalmente storie difficili da dimenticare, quelle che definiremmo, in una parola, intramontabili.
Tempo fa, sempre pensando al mio amore per questo genere, avevo aperto una pagina dal titolo “Dopo un buon amico, c’è solo un buon libro classico”: questo perché mi rendevo conto, durante la lettura, che i messaggi latenti all’interno di queste storie coinvolgenti sono preziosi al pari dei consigli donati dai nostri più cari amici.
Quindi oggi voglio consigliarvi cinque buoni motivi per leggere dei classici d’effetto, che possano lasciarvi delle riflessioni utili e consigli preziosi.
Pronti? Iniziamo!
Leggere un classico perché…
1. Può aiutarti a rimanere con i piedi per terra: Cime tempestose di Emily Brontë

Si lo so, molti in questo momento staranno pensando: ma non è una storia d’amore? E io vi risponderei, assolutamente no!
Questo romanzo, dai tratti gotici e odiosi (si, lo ammetto anche io), contiene in sé preziosi elementi per capire come spesso gli incastri della vita debbano servirci a non vedere il mondo solo in bianco o nero.
Leggere Cime tempestose innanzitutto ci aiuta a capire come l’amore sì, è il sentimento più forte al mondo in grado di influenzare le nostre scelte, ma non sempre è la soluzione ai nostri problemi. L’amore tra i due protagonisti è la mera rappresentazione di come spesso questo sentimento può produrre anche del male, se offuscato dalla rabbia e dalla gelosia.
Inoltre, le varie dinamiche tra tutti i protagonisti evidenziano spaccati di vita quotidiana vicini alla nostra realtà attuale: dalle incomprensioni familiari alle dinamiche di gioco, tutto questo ci aiuta a capire cosa, effettivamente, sia giusto o meno per mantenere gli equilibri con le persone che più amiamo.
Se volete affiancare questa storia a una più attuale, vi consiglio Parlarne tra amici di Sally Rooney.
2. Può accompagnarti nella conoscenza di te stesso: Ulisse di James Joyce
Dichiaro in anticipo di essere molto di parte nella scelta di questo autore e di questa storia, ma non potevo non citarvi questo grande maestro della letteratura inglese.

Ne l’Ulisse, Joyce descrive le vicende di tre protagonisti nell’arco di una sola giornata, comprendendo tutti i generi di scrittura presenti al mondo.
Ma quello che fortemente vi consiglio è il passo del monologo interiore. Quante volte abbiamo detto a noi stessi “perché non riesco a capirmi?” quando molto spesso la risposta è semplicissima: forse non ci conosciamo abbastanza.
Chi ha la passione della lettura spesso conserva dettagli delle storie che divora, tra le cui righe si perde e trova la cura per questo disagio diventando ogni giorno più forte. Ma in cosa diventiamo più forti? Nel liberarci da quelle dinamiche che ci incastrano in una scomoda posizione, che ci fa soffrire dentro.
Per una lettura moderna vi segnalo I racconti del disagio di Luca Maletta, anche questo un libro che fa bene al cuore.
3. Aiuta a non commettere errori: Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Siamo tutti innamorati o affascinati dalla storia di Gatsby, dalla sua eclettica personalità avvolta dal mistero e dalla bella atmosfera americana degli anni ’20. Ma molto spesso, si sa, non è oro tutto quello che luccica.
Quindi, che cosa ci insegna questa storia dai sapori retrò? Principalmente capiamo come il lusso e l’agiatezza conducono verso uno stile di vita vicino agli sbagli, che in un primo momento possono sembrarci innocui, ma con il passare del tempo si rivelano amaramente irreversibili. La storia di Jay Gatsby è l’esempio di come gli errori degli altri possano diventano opportunità per elaborare esempi su come salvarci dai nostri o mettere in guardia coloro che amiamo dal non commetterli. Questo stesso romanzo è stato per Fitzgerald la confessione e la redenzione da uno stile di vita sregolato in gioventù.

Se volete leggere un classico dai sapori più umili invece vi consiglio Piccole donne, che presenta un immaginario diametralmente opposto a quello del Grande Gatsby.
4. Fa conoscere da vicino i costumi e le abitudini del passato: Emma di Jane Austen

Qui ho voluto giocare di leggerezza e lasciarvi un titolo tra gli scritti della Austen elaborati in età matura. Emma si presenta come un quadro dell’Inghilterra in epoca di Reggenza che dipinge in maniera vivida quelli che sono stati i costumi e le abitudini della nobiltà inglese. Troverete lunghissime descrizioni su come si organizzano balli per vantarsi in società, su come allestire una stanza da pranzo, su quali sono le migliori dicerie tra donne davanti una calda tazza di the: insomma, Emma è il titolo giusto se, appassionati del passato, volete conoscere più da vicino come si viveva tra saloni di fastosissime ville in campagna e chiacchiere da salotto. Questo può anche spingervi a visitare questi posti magnifici nella campagna inglese, ricca di fascino e magia, unendo il piacere di una buona lettura alla passione per i viaggi!
Per una lettura dallo stesso sapore vi consiglio Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel: affrontando tematiche più importanti potrete viaggiare alla scoperta di una Parigi come non l’avete mai vista.
5. Attraverso la storia si può crescere: Harry Potter – la saga
Ho davvero bisogno di convincervi a leggere Harry Potter? Non basta già solo il titolo?

Andando oltre il sarcasmo, questa incredibile saga, proprio per i motivi citati all’inizio di questo articolo, rientra di diritto all’interno della categoria classico perché si è resa autonomamente una delle letture che non può essere persa nella propria vita.
Perché? Semplice: con Harry Potter si cresce in spirito e mente, vedendo attraverso le righe di questa storia magica la nostra realtà. Harry Potter ci aiuta ad accrescere la nostra autostima, a credere in noi stessi e nel bene. E poi, soprattutto, i richiami alla storia sulle dinamiche di razzismo e antisemitismo sono così forti in questo fantasy da lasciarci liberi di elaborare questi grandi errori del passato nella nostra conoscenza e fortificare il pensiero comune quale “errori del genere non hanno ragione di essere più ripetuti”.
Lasciandovi sempre con un’alternativa di lettura, vi invito caldamente a leggere la saga The Mortal Instruments – Shadowhunters di Cassandra Clare, altro genio femminile che ci ha donato una storia intrisa di fortissimi significati legati alla storia.
Quanto avrei voluto continuare a consigliarvi titoli su titoli di questo genere, ma avrei finito con lo scrivere un romanzo non richiesto, quindi ho deciso di lasciarvi con i cinque consigli che più hanno aiutato me e alcuni amici nell’affrontare la lettura di un classico senza essere pervasi dal “timore riverenziale” che spesso pervade i lettori.
È stato davvero emozionante e stimolante cercare di racchiudere in un articolo come i classici possano aiutarvi ad uscire dalla vostra comfort zone e non vi nascondo che mi è venuta una voglia matta di rileggere qualche titolo!
Se vi sono stata d’aiuto, avrei davvero piacere nel sapere cosa avete deciso di leggere e cosa vi ha suscitato la lettura di quel preciso libro.
Non mi resta che mandarvi un grandissimo bacio e augurarvi piacevoli letture amici!
Ciao a tutti, e grazie!
L’articolo è stato scritto da Raffaella

Sono felice che quattro dei titoli che hai consigliato, io li abbia letti e adorati! 🌙
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Grazie! Cosa invece non hai ancora letto? ☺️
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Mi manca Emma 🤍
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Ciao! 🙂 Dei cinque titoli che hai citato, ho letto: in cartaceo “Cime tempestse” ed “Emma”; in digitale: la saga di Harry Potter (anche se hgo intenzione di acquistarla caratcea, un giorno). “Ulisse” e “Il grande Gatsby” sono invece ancora dei perfetti sconosciuti! 😀
Buona giornata! 😉
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Letti tutti tranne Ulisse, che da sempre mi spaventa un po’… ma ovviamente lo leggerò!
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