articolo di @littlereadersophia
Cercando di impedire al mio cervello di esprimere tutto lo sconcerto per il finale di questo volume, eccomi qui a scrivere una breve (e senza spoiler) recensione su questo secondo volume della serie di Neal Shusterman, Thunderhead, che uscirà il 13 ottobre edito Mondadori.
Il primo volume, Falce, è già stato recensito su Little Readers da Francesca in un articolo dedicato che trovate cliccando qui. Perciò, se non avete ancora cominciato la serie, vi consiglio di leggere prima quello e farvi convincere a iniziarla.
Da parte mia, eviterò di fare spoiler sul secondo volume, Thunderhead, ma non posso promettervi lo stesso per quanto riguarda il primo, che invece sarà obbligatorio citare soprattutto per le tematiche che vengono affrontate.
Ma andiamo per ordine.
TRAMA

La storia di Thunderhead segue le vicende dei due protagonisti, Citra diventata ora Madame Anastasia, e Rowan, conosciuto – e temuto – come Maestro Lucifero. A questi due si unisce un terzo personaggio, Greyson, un ragazzo apparentemente ordinario che sta al Thunderhead come lo strumentopolo misterioso sta a Topolino.
La trama si dirama in continui colpi di scena, legati principalmente alle problematiche interne alla Compagnia a causa delle due nuove fazioni che si sono create.
Torreggia su di loro, silenzioso ma sempre vigile, il Thunderhead, obbligato a non intervenire nelle questioni della Compagnia ma desideroso di fare la sua parte.
Come affronterà i nuovi cambiamenti la Compagnia? Riuscirà l’intelligenza artificiale perfetta a rimanere imparziale e al di fuori di tutto?
LE TEMATICHE
Se il primo volume di Falce era incentrato principalmente sulle figure delle Falci, il loro ruolo nella società e le loro convinzioni personali, Thunderhead si sposta su tutta la società, dandoci la possibilità di vedere in modo più chiaro l’altra faccia della medaglia, il Thunderhead stesso.
Sono proprio i suoi pensieri di questa Intelligenza artificiale che leggiamo nei brevi intermezzi alla storia, che ci permettono di osservare il suo modo di pensare, agire e di analizzare le relazioni con l’umanità che lo ha creato, ma di cui ora si prende cura.
Partendo dalla costruzione sociale, il libro permette una interessante riflessione sul ruolo sociale del singolo: in un mondo dove non c’è fame, guerra, dove tutti hanno un reddito minimo garantito e non sono costretti a lavorare a meno che non vogliano, quale è il vero ruolo di ogni essere umano?
Cosa è veramente libero di scegliere nel momento in cui una mente che tutto vede soddisfa ogni sua necessità, anche quando questa necessità è di essere cattivo?
Greyson è in questo senso il personaggio che ci permette di avvicinarci al mondo degli uomini, allontanandoci da quello delle Falci, per vedere come la società si è strutturata in assenza di lotte interne continue.
Importanti diventano anche le figure dei loschi, gli unici – neanche troppo – cattivi che vogliono agire al di fuori de Thunderhead e con il quale non possono parlare.
Se Falce si interrogava quindi su una società in cui la morte era stata sconfitta e, di conseguenza, sul ruolo dell’immortalità e delle sue implicazioni sociali, Thunderhead copre un altro tema altrettanto importante e forse molto più discusso, oggi come non mai: la libertà individuale.
Sebbene possa agire su ogni parte della vita dell’individuo, il Thunderhead concede agli uomini molte libertà personali, dal poter scegliere di avere un lavoro all’agire come losco o vivere all’interno di una setta.
In questo senso, lascia anche agli uomini la libertà di amministrarsi nella morte, affidando questo compito alla Compagnia, organo completamente distaccato sul quale non può compiere nessuna azione.
Ma indagando più profondamente le azioni personali degli individui, e avendo accesso anche alle riflessioni del Thunderhead stesso, viene da porsi la domanda su quanto le scelte fatte da ognuno siano tali: i loschi, le persone che vogliono liberarsi al Thunderhead possono farlo solo per concessione dell’intelligenza artificiale stessa, odiando un sistema che in realtà viene creato proprio per soddisfare una particolare esigenza
L’ironia è che i loschi sostengono di odiarmi anche se offro loro ciò che desiderano. Non provo rancore nei loro confronti, non più di un padre che non si arrabbia per i capricci di un figlio troppo stanco.
Questa citazione, tratta direttamente da una delle riflessioni del Thunderhead, mi permette di analizzare un altro fenomeno interessante all’interno del romanzo: la percezione che l’intelligenza artificiale ha di sé stessa.
Nelle ultime decadi sono stati numerosi gli scrittori, registi, scienziati che si sono interrogati sul ruolo e sviluppo dell’intelligenza artificiale. In questo romanzo, Neal ne osserva non tanto la creazione, quanto lo svilupparsi nel momento in cui gli uomini non hanno più nessuna possibilità di manovra su di essa.
Il Thunderhead è perfetto, governa sul mondo garantendone il funzionamento, rispettando le sue regole e osservando la popolazione che un tempo lo ha creato e ora vive guidata in ogni parte della sua vita da lui.
Guida gli uomini, li studia e sperimenta le loro attitudini, trasformando il mondo in un grande ecosistema che sembra osservare per raccogliere dati, come dimostra la creazione di regioni autonome.
Un’intelligenza artificiale che si percepisce a metà fra un Dio e un genitore, protettore di quella specie che un tempo lo ha creato
Che mi definiscano innaturale è un complimento: non sono io forse superiore alla natura?
[…] Un bambino non può imparare a camminare se viene tenuto sempre in braccio. E una specie non può crescere se non affronta mai le conseguenze delle proprie azioni.
Privare l’umanità delle lezioni sulle conseguenze sarebbe un errore. E io non commetto errori.
Questo secondo romanzo è stato per me molto più interessante del primo proprio perché permette di riflettere proprio sullo sviluppo di quella che può considerarsi una società perfetta, delle conseguenze che questo avrebbe sulla libertà di scelta e, soprattutto, sulla volontà della libertà di scelta.
Esplicativo di questa riflessione è sicuramente il finale del libro che, per evitare spoiler, ometterò.
I PERSONAGGI E LA SCRITTURA
Non voglio dilungarmi troppo, quindi dedico solo qualche parola al ruolo dei protagonisti di questo romanzo.
In generale, trovo che i personaggi, sebbene si vengano a delineare sempre un po’ di più con il passare dei libri, restino ancora troppo laterali rispetto alla storia principale.
In questo secondo volume in particolare fa sentire la sua voce e personalità Citra, che cerca di adattarsi al suo nuovo ruolo senza perdere i principi che la guidano.
Anche Greyson Tolliver ha un ruolo centrale in questo romanzo e, come già spiegato, permette al lettore di indagare più approfonditamente la società nel quali gli esseri umani sono ora inseriti, il rapporto che instaurano con le tecnologie e il sistema che li circonda sia all’interno che al di fuori del binomio Compagnia-Thunderhead.
L’unico personaggio che forse ha ancora una volta poco spazio è Rowan, che appare solo qualche volta e quando lo fa ha spesso poca manovra di azione – o non è comunque centrale nel risolvimento della situazione – e di cui invece mi sarebbe piaciuto vedere e percepire qualche dettaglio in più.
Oltre a questo, fondamentali sono anche i ruoli delle altre Falci della compagnia, in particolare Madame Curie e Maestro Faraday, che a differenza degli altri personaggi si è lanciato in una indagine privata alla ricerca di qualcosa che sembra non esistere se non in vecchie leggende.
Per quanto riguarda la scrittura, Neal Shusterman ha uno stile semplice quanto diretto, con il quale riesce a delineare i personaggi in modo chiaro e differenziato, soprattutto quando inserisce i suoi intermezzi di riflessione che affida alla voce – che immagino meccanica – del Thunderhead.
Questo secondo volume, come il primo, è di scorrevole lettura e ha come vantaggio la presenza di numerosi momenti di azione e colpi di scena che sorprendono al punto da far concludere in romanzo quasi troppo in fretta. E ovviamente, creando un desiderio incontrollabile e ossessivo per l’arrivo del terzo.
CONSIDERAZIONI GENERALI
Come avevo già spiegato nel video che ho pubblicato su Youtube dedicato a Falce (potete trovarlo qui), i romanzi di Neal Shusterman hanno un impianto e una scrittura semplice e tipica di ogni young adult, ma in questa semplicità riescono a integrare riflessioni e tematiche molto più ampie e profonde che permettono al lettore di interrogarsi non solo sul tipo di società dei personaggi, ma anche sulla propria.
Sicuramente lo stile di scrittura è molto semplice, dettaglio che può essere pregio o difetto a seconda del tipo di libro che state cercando. In generale, questo è un romanzo che considererei molto valido sia per un pubblico adolescente che cerca un libro avvincente che raccolga anche riflessioni più profonde, che un pubblico più adulto che non disprezza una lettura leggera senza per questo rinunciare ad una storia ben costruita.
Per concludere, posso dirvi che se avete letto Falce ma non vi ha convinto fino in fondo, io consiglio di dare una possibilità anche al secondo volume, che ho trovato molto più completo e ampio per la capacità di spaziare al di fuori di una sola realtà come quella della Compagnia e di indagare situazioni che sono forse più vicine alla nostra rispetto a quella dell’immortalità.
Soprattutto, dovete leggerlo se come me avete un debole per le intelligenze artificiali (AIDAN sarai sempre nel mio cuore) e vi piace analizzare il modo di riflettere di una di esse.

Vi ricordo infine che il libro uscirà il 13 ottobre per Oscarvault (Mondadori) e che questo è il primo di un ciclo di articoli che troverete nei prossimi giorni nei blog di Andrea.IRead, Semplicemente_leggo, Sogni e Sfumature d’Inchiostro, La Brughiera di MarcoFae, Books, words and ink, AlessandraNekkina9372.
La parola a voi lettori, avete già letto Falce? Vi ha incuriosito tanto da pensare di comprare il secondo? Se la risposta è no, la mia recensione vi ha fatto cambiare idea?
Fatemi sapere in un commento!
Articolo scritto da Sophia

Bene, è arrivato il momento di leggere Falce (la recensione l’avevo già vista e mi aveva incuriosito l’idea di base). Quindi prima o poi recupero Falce e inizio con Thunderhead.
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Sono contenta che la recensione ti abbia convinto, spero che questa serie possa piacerti!
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Ciao 😀
Una recensione bellissima e super dettagliata, senza far spoiler!
Guarda, concordo su molte cose, come il fatto che porta molto a riflettere e sull’apprezzare quel tocco in più questo secondo volume.
Anche se personalmente ho amato già molto Falce.
(AlessandraNekkina9372)
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