articolo scritto da @_bookscorner
Fin da quando ero al liceo, a differenza dei miei compagni di classe, avevo già deciso cosa sarei diventata da grande, o meglio, quale percorso universitario mi avrebbe portato a intraprendere la carriera che avevo sempre desiderato.
I libri hanno sempre fatto parte di me, della mia vita quotidiana. Mi fanno stare bene, ed è per questo che ho rivolto i miei studi sempre con l’intento, un giorno, di lavorare all’interno di una casa editrice.
Dopo essermi laureata in Lingue e culture straniere per l’editoria all’Università di Verona mi sentivo di dover prendere una strada che mi avrebbe fatto raggiungere il mio obiettivo.
Da qui è nata la mia scelta di non voler iscrivermi alla magistrale. Non avevo più voglia di preparare esami teorici su materie seppur interessanti, ma che sicuramente non mi avrebbero permesso di imparare il mestiere, come si suol dire, e mettere le mani in pasta.
Ero alla ricerca di un master che mi permettesse di coniugare tutti i miei bisogni di quel periodo, a partire dal lato economico, ma soprattutto di un master che mi aiutasse a capire per quale ambito lavorativo di una casa editrice (spoiler: sono più di quanto tu possa immaginare) io fossi più portata. La mia scelta, dopo una lunga ricerca online tra i vari master universitari e non (per esempio, il master della Fondazione Mondadori a Milano o il master Professioni e prodotti dell’editoria di Pavia) è ricaduta su minimum lab, la scuola di minimum fax, e sul percorso di formazione professionale in editoria e traduzione.
Sapevo che fosse la strada giusta per me perchè coniugava tutto quello che stavo cercando: professionalità, dinamismo, immersione nell’ambiente editoriale, approfondimento di tutti i lavori che si svolgono all’interno di una casa editrice e un prezzo accessibile.

Si tratta di un anno di formazione in cui si passa in rassegna (attraverso moduli che si possono anche comprare singolarmente, non per forza facendo il percorso annuale) ogni singolo “ufficio” che si trova all’interno di una casa editrice.
Tutto questo insieme a insegnanti, che sono le stesse persone che lavorano a minimum fax e in quel determinato ambito. Si parte dal modulo di editing, con lo scouting e il lavoro sul testo; si passa poi alla redazione, con la correzione di bozze, l’impaginazione con InDesign e il magico mondo degli ebook; dopodiché c’è l’ufficio della comunicazione, con ufficio stampa, social media e organizzazione di eventi culturali; si passa poi al modulo dell’ufficio diritti, con contratti, diritti nazionali e internazionali e fiere; c’è l’ufficio commerciale, con tanti tanti numeri e il marketing operativo; si conclude con la traduzione, precisamente letteraria, e con la revisione.
Sono tanti i motivi per cui voglio consigliare questo percorso a chi si è trovato o si trova nella mia stessa situazione o vorrebbe intraprendere una carriera in ambito editoriale:
- Il prezzo non è proibitivo. In Italia spesso ci sono master universitari che costano una fortuna. minimum lab non è un percorso universitario, le lezioni si tengono all’interno della casa editrice e, come vi dicevo, gli insegnanti sono gli stessi che lavorano all’interno di minimum fax. Il costo di un singolo modulo è di €275, mentre se si sceglie di fare il percorso completo di editoria e traduzione (16 moduli) il costo è di €3680.
- Una volta terminato il percorso si ha una visione totale e chiarissima di come si lavora all’interno di una casa editrice, chi ci lavora, come e perché.
- Non c’è bisogno di avere conoscenze pregresse o prerequisiti da rispettare né per accedere ai corsi né per frequentali. Il percorso è aperto a tutti coloro che hanno voglia di imparare, vogliono scoprire un nuovo mondo o stravolgere il proprio percorso lavorativo.
- È un ottimo modo per avere contatti. Si conoscono persone del mestiere e non.
- È prevista un’esercitazione pratica per ogni singolo modulo, per ogni argomento. Ad esempio, per il modulo di editing, le esercitazioni verteranno sul lavoro pratico di editing su testi non ancora pubblicati e incontri con gli autori stessi; oppure per il modulo di impaginazione, si creerà una copertina da zero e si impaginerà un testo con InDesign.
- Per ogni modulo che vorrai seguire riceverai un certificato che attesta il conseguimento delle competenze in quell’ambito.
- Da quest’anno le lezioni saranno online. Per alcuni magari non sarà una gran cosa, ma in questo modo si azzerano i costi di trasporto per Roma e sarà un’ottima soluzione per chi lavora/studia e non può spostarsi dalla propria città.
- Non è assicurato uno stage alla fine del percorso, ma si tengono in considerazione le persone che sono riuscite a distinguersi all’interno del percorso per occasioni lavorative future sia da minimum fax, che da altri editori di loro conoscenza.
- Penso che questo percorso sia perfetto per chi cerca una panoramica completa della filiera editoriale, che voglia imparare gli strumenti essenziali del lavoro editoriale. È un percorso serrato e rapido, facilmente adattabile agli impegni lavorativi di ognuno. La sua struttura è molto diversa rispetto a un master universitario: per questo non lo consiglio a chi cerca questa o chi si aspetta uno stage al termine del percorso.

Quando ho terminato il percorso mi sono resa conto di aver raggiunto il mio obiettivo iniziale: avere un’immagine chiara dei lavori editoriali e capire quale fosse più adatto per me. Personalmente, mi sento più adatta al lavoro redazionale o di comunicazione social, rispetto al lavoro commerciale (troppi numeri) o di ufficio stampa (sono troppo timida). Ma mai dire mai, quello che ci hanno sempre ripetuto è che spesso all’interno di una casa editrice ci si ritrova a fare più lavori, e molto diversi tra loro.
Sappiamo tutti che il mondo editoriale è molto chiuso, e soprattutto di questi tempi è difficile riuscire a ottenere il lavoro che si sogna. Ma io non mi sono mai lasciata abbattere da chi mi ha detto che è un’utopia sognare di lavorare in editoria. Sono sicura che la perseveranza dà i suoi frutti. Certo, ci saranno sacrifici da fare, ci saranno batoste e spesso dovremo trovare la forza di rialzarci. Ma se siamo davvero certi che quella sia la nostra strada, non dobbiamo permettere a nessuno di dirci o convincerci del contrario.
Voi frequentate o vorreste frequentare un master in editoria o percorso professionalizzante? Se lo frequentate, come vi trovate? Avete altre domande o curiosità che vi piacerebbe sapere su minimum lab o sul mio percorso di studi in generale?
Fateci sapere in un commento!
Articolo scritto da Chiara
