ODI ET AMO: Il mare senza stelle

Eccoci arrivati al secondo appuntamento di ODI ET AMO: settimana scorsa abbiamo parlato di Echi in tempesta (cliccando sul titolo potete andare direttamente a leggerlo, mentre qui potete recuperare i tre articoli di Maggio).

Oggi ci immergeremo in un libro molto spinto su Instagram e altrettanto discusso, tra persone che lo hanno trovato illuminante, altre che lo hanno definito sconclusionato.
Invece di cercare in lungo e in largo pareri differenti, potete trovare qui due posizioni opposte portate da Ylenia (@sfogliarsi, che ha amato il libro) e Federica (@luxbookshelf, che prende le parti della critica).

Con chi vi troverete più in accordo? Scopriamolo insieme!

Come mai ti sei trovat* a leggere questo libro? Avevi già letto qualcosa dell’autrice?

YLENIA: Solitamente non mi faccio influenzare dalla “massa di lettori” (massa in senso positivo assolutamente), ma ogni volta che leggevo le recensioni di questo libro avevo sempre con gli occhi a cuoricino!
Avevo proprio voglia di leggerlo per immergermi in quell’atmosfera magica, come tutti dicevano.
Quindi mi son detta, devo assolutamente averlo tra le mani. E così è stato.
Non conoscevo l’autrice, ma scoprirla è stata un’avventura, infatti ho intenzione di leggere altro.


FEDERICA:
Ho scoperto questo libro grazie ad alcune bookstagrammer e booktuber straniere, erano tutti entusiasti di questa nuova uscita e alla fine mi sono incuriosita anch’io. Inoltre, avevo già in wishlist Il circo della notte della Morgenstern. Diciamo che sulla carta le trame dei suoi libri mi attiravano molto. Alla fine, sull’onda dell’entusiasmo generale, ho deciso di approcciarmi alla Morgenstern per la prima volta direttamente con Il mare senza stelle e per il compleanno lo scorso Aprile mi feci regalare il volume in inglese.

Qual è stata la tua prima impressione dopo le prime pagine di lettura? Ti ha coinvolto subito/hai capito subito che non ti sarebbe piaciuto?

YLENIA: All’inizio la lettura scorreva lentamente, nonostante i capitoli fossero brevi, non mi aveva appassionato più di tanto. Ma passato il primo e il secondo libro, dal terzo in poi, qualcosa è cambiata, mi ha rapita completamente.
Sono passata dal leggere 35 pagine al giorno a 250/300 e terminarlo in brevissimo tempo. Ho un difetto: solitamente ho timore dei mattoni, questo essendo più di 600 pagine in realtà non mi ha mai messo paura, anzi se devo essere sincera è stato uno dei pochi libri fantasy che mi ha rapita così, mi ha proprio stregata e sono stracontenta di averlo letto.

FEDERICA: Inizialmente mi aveva stregata. I primi capitoli sono molto suggestivi, la prosa della Morgenstern è eccellente ed ero curiosissima di scoprire tutto su questo libro misterioso.

Quando hai chiuso l’ultima pagina qual è stato il tuo primo pensiero? Se dai un voto in stelle, quante ne hai date a questo libro?

YLENIA: “Perché è terminato..?” Volevo che il libro continuasse ancora, per poter continuare ad immergermi nell’atmosfera magica, romantica, fiabesca e ricca di particolari e dettagli.
Ovviamente non potevo non dare cinque stelle, proprio per la completezza del libro: mi son piaciute le ambientazioni, i protagonisti e i loro caratteri, le vicende e la storia generale e infine le piccole storie dentro la grande storia.
Un libro completo che tramite “una porta” ti immerge in un mondo tutto magico, che vale la pena esplorare.


FEDERICA:
A fine lettura ero davvero delusa. Mi aspettavo di uscirne innamorata persa della Morgenstern e del libro, ma è accaduto l’esatto contrario. Su Goodreads gli ho dato addirittura una stellina!
Non penso sia un libro orribile, ma ho deciso di essere severa perché penso avesse tanto potenziale che non è stato sfruttato quasi per nulla. Un vero peccato.

Per chi lo ha amato: Cosa ti è piaciuto più di tutto?
Per chi lo ha odiato: C’è qualcosa che secondo te è salvabile?

YLENIA: Posso rispondere dicendo semplicemente la storia?
Ho trovato l’evoluzione della trama e quindi la storia in sé, davvero originale oltre che particolare:
si tratta di una grande storia che al suo interno, come se fosse una matrioska, abbraccia altre piccole storie, tutte legate da un filo conduttore; infatti i temi che vengono affrontati sono molto simili e non manca mai l’effetto dello stupore e misterioso.
Storie ricche di tanti sapori, tanti misteri, tante avventure, tanti libri, tanti amori e soprattutto tante porte.


FEDERICA:
L’elemento che merita di essere salvato, a mio parere, è la prosa della Morgenstern. Lei scrive benissimo, su questo non ci sono dubbi, riesce a creare immagini poetiche e vivide. Peccato che un’ottima prosa non sia sufficiente per scrivere un ottimo libro.

Per chi lo ha amato: Hai trovato qualche punto debole, qualcosa che secondo te poteva essere migliorato?
Per chi lo ha odiato: Cosa non ti è piaciuto di questo libro?

YLENIA: Solo uno! Avrei aggiunto tanta psicologia per spiegare meglio il carattere del personaggio.
Avrei voluto una descrizione più dettagliata degli eventi e dei pensieri del protagonista principale, e degli altri personaggi che si incontrano durante la storia, con lo scopo di immergermi nel suo/nel loro pensiero e sentirmi parte di esso. Mi sono accorta che diverse cose, in mezzo alla storia, vengono date per scontato, invece le avrei descritte in maniera più dettagliata, per darne una visione completa.
Questo è un mio parere personale, ma nonostante ciò, la storia merita.


FEDERICA:
Per me Il mare senza stelle è una cornice bellissima a cui però manca il quadro.
Come dicevo anche prima, l’autrice ha una penna fantastica, ma si è dimenticata tutto il resto.
Per me la trama è nebulosa e quasi assente, i personaggi sono privi di qualsiasi forma di approfondimento psicologico o tratto caratteristico interessante, c’è un instalove gigantesco, è tutto inutilmente ingarbugliato, citazioni e tematiche furbe piazzate tatticamente per compiacere i lettori…posso andare avanti per sempre.
Sono stati scritti tanti bei libri che parlano dell’amore per la lettura, questo per me non è tra quelli. L’ho trovato vuoto, tutta estetica e zero sostanza. E continuo ad essere così severa nei suoi confronti perché credevo molto in questa lettura, è stata davvero una grande delusione.

Quale personaggio ti ha parlato di più? Quale di meno? Perché?

YLENIA: Io penso che tutti siamo un po’ Zachary Ezra Rawlins, almeno io mi ci sono specchiata particolarmente: un ragazzo nerd, immerso tra i libri e manuali universitari, che ama la compagnia di un buon libro e adora il mondo dei videogiochi. Un ragazzo un po’ fuori dal mondo ma con un’estrema voglia di evadere dalla realtà per immergersi in un mondo completamente diverso, un mondo migliore e particolare.
Quindi ho preferito Zachary, invece non ricordo nessun personaggio che mi abbia sconvolto.


FEDERICA:
Io tengo molto al fattore personaggi nei libri, a come sono delineati e a quanto riesco ad empatizzare con loro.
In questo caso non saprei neanche indicare quale ho amato di più e quale di meno, li ho trovati tutti piatti e dimenticabili. Non esiste approfondimento dei personaggi, non ci si sofferma affatto sui loro tratti caratteristici o sulle loro emozioni.
Il protagonista, Zachary, è l’unico sul quale ci viene detto qualcosa, ma è uno dei personaggi principali più noiosi mai incontrati. Non l’ho trovato interessante o incisivo in nessuna parte del libro. Tutti gli altri hanno un particolare bizzarro o nome con rimando letterario e fine, questa è tutta la loro caratterizzazione. La Morgenstern i personaggi li ha totalmente dimenticati.


Per chi lo ha amato: C’è un tema, una situazione che ti ha colpito particolarmente?
Per chi lo ha odiato: C’è stata qualche parte, dialogo, situazione che ti ha particolarmente infastidito?

YLENIA: Mi ha colpito l’inizio della storia, in quel determinato momento in cui il protagonista ritrova improvvisamente un libro, direi sconosciuto, di cui si so con solo il titolo Dolci rimpianti.
Da lì in poi comincia un’avventura pazzesca, alla ricerca e alla scoperta di dettagli che riguardano questo libro, partendo dai tre simboli che si ritrova notare: un’ape, una chiave e una spada. Penso che questo momento sia stato cruciale proprio perché non è da tutti giorni, ritrovare improvvisamente un libro in biblioteca e leggersi tra le pagine, capendo che quella è la propria storia! Da brividi.


FEDERICA:
Andando avanti con libro ho iniziato ad apprezzare sempre di meno gli intermezzi delle storie che ogni tanto bloccano lo svolgimento della vicenda principale. Inizialmente mi incuriosivano, ma più procedevo più le percepivo solo come fastidiose interruzioni.
Da un certo punto in avanti ho anche iniziato a faticare a distinguerle le une dalle altre, le trame erano molto sovrapponibili e la mia attenzione calava sempre di più.

Consiglieresti questo libro? Se si, a chi?

YLENIA: Il mare senza stelle non è per tutti, questo è evidente.
I pareri discordanti sono numerosi: o lo si ama o lo si odia.
Lo consigliere a tutti i lettori che desiderano immergersi in un mondo magico, perché Il mare senza stelle non è un libro, ma è un puzzle da sistemare, è una sorta di caccia al tesoro con tanti elementi da trovare e da sistemare nel loro posto “giusto”. Il mare senza stelle non è un libro, ma è un viaggio in diversi mondi, in diverse epoche, in diversi ambienti da esporare.


FEDERICA:
Ovviamente di getto direi “no”, ma è un approccio che non mi piace. Quando parlo negativamente di un libro il mio intento è quello di aiutare chi mi legge o ascolta a capire cosa può aspettarsi dalla lettura in questione, non fargli passare totalmente la voglia di prendere in mano un titolo. Quindi risponderei così: io preferisco storie più concrete, meno forma e più sostanza.
Ho bisogno di personaggi vividi, talmente ben descritti da sembrare reali e di storie che mi appassionino e tengano col fiato sospeso. Se avete gusti simili ai miei, penso che Il mare senza stelle non sia il libro per voi. Al contrario, se amate le storie poetiche, oniriche, astratte e se siete più interessati a leggere qualcosa di formalmente bello che appassionante a livello di trama, allora correte dalla Morgenstern.

Per chi lo ha amato: c’è qualcosa che vorresti dire alla persona che lo ha odiato per sottolineare la tua posizione ?
Per chi lo ha odiato: C’è qualcosa che vorresti dire alla persona che lo ha amato?

YLENIA: Secondo me, risulta davvero difficile non innamorarsi del protagonista e di conseguenza della storia in generale. Il libro non presenta una struttura lineare, ma essendo una storia nella storia, spesso risulta dispersivo e fa confondere il lettore.
Infatti proprio per questo motivo, occorre leggere le pagine di questo libro attentamente, in caso contrario si saltano alcuni passaggi fondamentali.
Quindi questo libro non piace se:
1. Non era il momento adatto per la lettura, quindi consiglierei la rilettura (il momento sbagliato fa tanto, perché il lettore non si gode una storia come dovrebbe);
2. Le storie non lineari non si addicono per il lettore.


FEDERICA:
Io ho la mia personalissima visione su questo libro che scaturisce dai miei gusti e dalle mie conoscenze ed esperienze personali. Per l’altra persona è sicuramente lo stesso. Non mi sento quindi di dire “questo è sicuramente mal riuscito…” o qualcosa di simile. È giustissimo non essere d’accordo e, anzi, sono felicissima di sapere che qualcuno ha apprezzato così tanto questo titolo. Non ho quindi niente da aggiungere per sottolineare la mia posizione, è bellissimo avere visioni diverse di una stessa cosa.

Ultima battuta: In due righe o poco più, convinci chi sta leggendo questo articolo a leggere/non leggere questo libro.

YLENIA: Se vuoi immergerti in una storia tanto magica quanto particolare; se vuoi aprire porte e portoni per catapultarti in un mondo sconosciuto; se vuoi diventare quasi investigatore per trovare la verità: questo libro è adatto a te. Buona lettura!


FEDERICA:
Se anche voi pensate che per fare un bel libro non basti solo una ricca scrittura, ma siano necessari anche una trama ben congeniata e personaggi intriganti, allora lasciate perdere. Lo dico per il vostro bene.

E voi lettori, da che parte state? Vi è piaciuto il mare senza stelle?
Fateci sapere nei commenti!

Intervista a Ylenia e Federica

Intervista realizzata da Sophia