Sapevate che esistono diversi generi manga, proprio come i libri?
Ebbene sì, leggere un libro può essere considerato un gesto universale, in quanto grazie ai differenti generi riesce ad accomunare i lettori di tutto il mondo, di tutte le età e di ogni genere. I manga non sono poi così differenti dai libri.
Ma andiamo con ordine, che cos’è un manga? “𝗠𝗮𝗻𝗴𝗮” è una parola giapponese che può essere tradotta come “𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗲” o “𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘃𝗮𝗴𝗮𝗻𝘁𝗶” e che in Giappone viene utilizzato per indicare qualsiasi fumetto.
I manga si leggono al contrario, da destra verso sinistra. Queste opere nascono per dare un piccolo spazio di relax e libertà al lettore, immerso nella vita quotidiana estenuante e frenetica. Ma questi fumetti non sono tutti uguali!
Generalmente questi piccoli volumetti sono destinati ad un pubblico che si contraddistingue principalmente per età e genere, ma ovviamente ogni lettore è libero di immergersi nella storia e nella categoria (proprio come quella dei libri) che più gli aggrada. I generi e i sottogeneri dei manga sono infiniti, perciò provate ad immaginare quel piccolo volumetto come un tronco d’albero dal quale si diramano delle macrocategorie più grandi (proprio come i rami principali), e successivamente quelle più piccole (proprio come i rami più piccoli). Per questo motivo riescono ad essere versatili e alla portata di tutti.
Dopo questa breve introduzione è arrivato il momento di scoprire quali sono i generi manga più largamente diffusi in Giappone e importati in Italia.
SHONEN

Sono dei manga per ragazzi (indirizzati principalmente ad un pubblico maschile adolescente) di un’età compresa dai 10 fino alla maggiore età; presentano uno stile grafico che privilegia gli sfondi e i personaggi.
L’elemento preponderante è l’azione, spesso e volentieri inserita in un contesto di fantasia o sportivo. In Giappone questi manga sono spesso presentati su alcune riviste, tra cui le principali sono: Weekly Shounen Jump, Weekly Shounen Sunday e Weekly Shounen Magazine.
Da quello che ho potuto vedere i manga Shounen sono i più popolari e i più diffusi tra i lettori di manga. Oltre, ai classici Battle Shonen (Dragon Ball, Ken il guerriero e Le Bizzarre avventure di Jojo), consiglio di recuperare: Blue Flag, The Promised Neverland, Beastars, Steins Gate, ma anche My Hero Academia, Naruto, Demon Slayer e One Piece.

Per chi si vuole avvicinare al genere, consiglio in particolare Blue Flag.
Il manga vede come protagonista Taichi un nerd che spesso si sente fuori luogo vicino al proprio migliore amico Toma, sportivo e popolare. A dare una scossa alla loro amicizia c’è la piccola, dolce e goffa Futaba che da sempre ha una cotta per Toma. Il manga segue le vicende della loro amicizia, mettendo sempre i protagonisti di fronte a delle scelte che scombussoleranno i loro rapporti e incideranno sul loro futuro.
L’ho trovato un manga intenso, profondo, maturo ed emozionante, che affronta tanti temi molto importanti e delicati in maniera originale e non conforme con gli standard dei manga del genere.
Ciò che mi ha colpito di questo shonen è che seppur i protagonisti siano degli adolescenti, alcune loro riflessioni sono talmente tanto profonde ed intense da far riflettere chiunque!
I disegni spesso parlano da soli e rappresentano molto bene gli stati d’animo dei vari personaggi; la caratterizzazione, la crescita dei personaggi stessi nel corso dell’opera; ottimo il supporto e lo sviluppo anche dei personaggi secondari che non risultano affatto banali!
Blue flag ha la capacità di tenere il lettore incollato alle pagine, di celare fino alla fine verità e i sentimenti tenuti sempre nascosti per tutta la storia fino a svelarli negli ultimi volumi.
Non è solo drammatico, ma è anche dolce e divertente, ed è impossibile non affezionarsi ai personaggi. Ma fidatevi, amerete il finale, anche se potrebbe mettere in disaccordo i lettori.
Lo consiglio in particolare alle persone empatiche, che hanno voglia di provare dei sentimenti veri e profondi.
Due sottogeneri di grande rilievo sono quelli degli Isekai e degli Spokon, di cui ho parlato nei miei post su Instagram!
SHOUJO
Detto anche Shōjo, è il corrispettivo femminile degli Shonen; sono principalmente rivolti ad un pubblico femminile, coinvolgendo le lettrici a partire dalla tarda infanzia fino alla maggiore età.
Il contesto in cui si sviluppano è molto spesso quello scolastico o quello fantastico.

Solitamente gli Shoujo toccano delle tematiche più sentimentali, basandosi sulle relazioni interpersonali, ponendo molta enfasi sulle emozioni. Sfogliando qualche manga del genere, vi capiterà spesso di trovare pagine in cui sono risaltate le espressioni dei vari personaggi.
Chi è nato negli Anni ’90 ricorderà sicuramente tantissime opere animate di questo genere come: Rossana, Lady Oscar, Piccoli problemi di Cuore, Kiss me Licia, ecc.
Non sottovalutate gli Shoujo solo perché rivolti ad un pubblico femminile. Questo genere riesce a coinvolgere il pubblico a 360 gradi partendo dagli eventi quotidiani e andando a sviscerare delle problematiche che si possono verificare nella vita di ognuno di noi, arrivando a toccare e coinvolgere un pubblico molto più ampio. Se volete leggere qualche Shoujo, consiglio di recuperare Nana e Sailor Moon, oltre ad autori come Moto Agio e Osmu Tezuka.

In questo filone si inseriscono manga come Orange, che ho amato perché porta con se un carico di emozioni non indifferente che attira il lettore grazie alla bellezza con cui è narrato e sviluppato, sin dal primo volume. Non solo è una love story, è anche una forte e commovente storia di amicizia piena di gioie e dolori, rimpianti e riscatto ma soprattutto di speranza che arriva a toccare il cuore del lettore. I temi trattati sono molto forti ma vengono sviluppati in maniera delicata rendendo l’opera profonda, toccante e ricca di riflessioni. Insomma, una vera esperienza di crescita che racchiude quindi il vero significato di Shoujo.
Orange vede come protagonista Naho, una liceale di 16 anni che un giorno riceve una lettera dalla se stessa del futuro, pregandola di non avere i suoi stessi rimpianti. Inizialmente incredula, si rende conto che le lettere sono autentiche in quanto ogni fatto descritto corrisponde alla realtà. L’evento principale è l’arrivo di un nuovo studente, Kakeru che entra a far parte subito del gruppo di amici di Naho. Nonostante i ragazzi siano attenti e coinvolgenti nei confronti del nuovo studente, qualcosa lo affligge. Nelle lettere si parla molto di rimpianti futuri, ma a cosa faranno riferimento?
Ci sono poi tantissimi sottogeneri legati agli shojo, tra cui non si possono dimenticare i romanoke e maho shojo che ho citato nei miei post su Instagram!
Si possono inoltre citare gli 𝙎𝙝𝙤𝙟𝙤-𝙖𝙞, ovvero il genere di manga che indica una relazione omosessuale tra ragazze in cui viene enfatizzato solo la parte sentimentale. Il suo corrispettivo maschile è 𝙎𝙝𝙤𝙪𝙣𝙚𝙣-𝙖𝙞.
Generi poco conosciuti e spesso temuti, ma nella maggior parte dei casi i temi vengono trattati molto delicatamente. Opere consigliate: Bloom into you, La mia prima volta, Escape Journey, Wizdoms.

Inizialmente temevo molto anche io ad un approccio per questo genere, ma in verità non è così terribile come si possa immaginare. Infatti, se siete al vostro primo approccio, vi consiglio di iniziare con Bloom into you, una serie maga di 8 volumi che vede come protagoniste la senpai Nanami, una ragazza ingamba e determinata agli occhi di tutti, e Yu, timida ed introversa che non ha mai sperimentato il sentimento dell’amore per qualcuno. Tra le due inizia una frequentazione da principio scolastica e poi sentimentale che porterà entrambe le protagoniste ad una crescita personale non indifferente!
Il tema principale non è solo l’amore, questo manga parla anche della ricerca di se stessi, di insicurezza e di apparenze agli occhi degli altri. Un manga profondo, leggero da leggere e a tratti molto toccante e commovente. I disegni sono molto puliti, il tratto molto delicato e femminile conferisce questa delicatezza a tutta l’opera.
SEINEN
Indica genericamente un uomo adulto non ancora indipendente o non ancora integrato nel mondo del lavoro. Spesso è utilizzato per gli universitari e i giovani uomini, pertanto il target dei manga ad esso associato è quello di un pubblico maschile che va dalla maggiore età in su.
Sono i cosiddetti manga “maturi”, destinati pertanto ad un pubblico tale. Vi sono però delle opere catalogate come Seinen che presentano uno stile di disegno dai tratti infantili e carini, con trame piuttosto tranquille e spensierate oppure riguardanti la vita quotidiana di una donna, non sempre facile e felice.
Principalmente, opere in questione hanno come protagoniste un gruppo di ragazze. Sebbene i Seinen sembrano adatti ad un pubblico prettamente maschile, posso assicurare che ci sono molte opere adatte anche al pubblico femminile. Tra le maggiori opere ed autori del genere vi consiglio: Akira, Neun, Made in Abyss, Dorohedoro, Hellsing e Il Convento dei dannati.
Consiglio inoltre le opere di Taniguchi e Urasawa. Tra le opere che invece coinvolgono un pubblico femminile consiglio: il cane che guarda le stelle, Wolff Children, Voglio mangiare il tuo pancreas. Come autori del genere invece consiglio: Moyoco Anno e Moto Hagio.

In particolare, mi sento di consigliare Il Convento dei dannati perché è un seinen che mi ha colpito particolarmente. Innanzitutto il titolo dice molto sull’ambientazione e sul periodo storico, ci troviamo infatti nel 1542 (in Germania) nel bel mezzo della guerra tra la riforma protestante e quella cattolica a cui viene unita la caccia alle streghe.
La protagonista è Ella, una bambina che fin da subito mostra avere tanto coraggio, calma e sangue freddo, a cui viene condannata e uccisa la madre per stregoneria dalla rettrice del convento in cui poi Ella entrerà a far parte. All’interno delle mura super sicure del convento si celano misteri, intrighi, segreti e orrori che porteranno Ella e altre sue compagne a sopravvivere e lottare per tentare di eradicare la rettrice e far decadere l’ordine da essa creato, venerato e rispettato dalla fazione cattolica. Il periodo storico e le situazioni sono abbastanza realistiche; si assiste a punizioni corporali molto cruente, esecuzioni, morti per infezioni ad oggi curabili, e miracoli per coloro che sopravvivono. Ho apprezzato tanto il messaggio che nonostante il male, la forza dell’amicizia possa incentivare la sopravvivenza e infondere gioia e speranza per una vita migliore. Speranza che mantiene il lettore incollato alle pagine.
KODOMO

Sono manga scritti per i bambini, con trame molto semplici e un disegno chiaro e pulito. Il target per queste opere è identificato con i lettori di età inferiore ai 10 anni. I protagonisti di solito sono bambini delle elementari o simpatici animaletti parlanti. In Giappone questo genere è nato nel XIX secolo, proprio per incrementare l’alfabetizzazione nei bambini. In Italia invece viene consigliato per far conoscere e approcciare al mondo dei manga i piccoli lettori. Tra le opere consiglio di recuperare: Carletto il principe dei mostri, Astro Boy, Hamtaro, Keroro e Doraemon.
Avete letto qualcuno di questi manga? Quali? Quali invece vorreste recuperare? Fatemelo sapere in un commento!
Se volete scoprire di più sui generi e sottogeneri manga, trovate maggiori info sulla pagina facebook: I Love Japan e sul mio profilo instagram: @samy_swann o all’hashtag #atuttomanga.
Articolo scritto da Mara
