Il 6 Maggio sono stati annunciati i vincitori del Premio letterario Costa Smeralda, di cui io ho avuto il piacere di ricevere i libri candidati per la vittoria, portando alla luce le caratteristiche dei volumi che risultano più significativi.
Il Premio è stato assegnato nella Conference Center di Porto Cervo dalla giuria composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio.

IL PREMIO
Il Premio Costa Smeralda nasce nel 2018 con lo scopo di premiare opere di narrativa e saggistica che si sono contraddistinte nell’ultimo anno per il contenuto e la forma.
L’obiettivo finale del premio è promuovere la cultura attraverso le sue opere e gli autori e autrici che ne portano testimonianza.
Oltre al premio per la narrativa e saggistica italiana, viene assegnato anche un Premio Internazionale, che quest’anno è stato assegnato a Emmanuel Carrère per l’opera appena uscita V13, riportando la seguente motivazione
Il libro nel quale racconta le vicende processuali degli imputati delle stragi terroristiche francesi, alla letteratura la dignità e la funzione che le compete. E cioè quella di rivelare, con la magia della scrittura, con la consapevolezza dell’indagine delle ragioni profonde, con la profondità mai banale del quotidiano e delle azioni che si compiono, cosa si cela all’interno dell’uomo. ⠀
Il premio per i vincitori non è solo in denaro, ma comprende anche un’opera scultorea realizzata da Giuseppe Sanna, realizzata con una pietra diversa per ogni categoria: basalto per la Narrativa, trachite per la Saggistica, granito per il Premio Internazionale, marmo per il Premio Cultura (anno prossimo vedo di capire come vincerlo) e calcare per il Premio Speciale.
I VINCITORI

L’edizione 2023 si conclude con la vittoria di La fortuna di Valeria Parrella, un romanzo che segue le vicende di Lucio che, sulla nave dell’ammiraglio Plinio il Vecchio, assiste all’eruzione del Vesuvio e riflette sulla sua città ormai sparita e la vita che ha perso.
Il premio è stato assegnato per
Il suo lavoro coerente, e costante nel tempo, sulla parola come unità di misura aurea; il traguardo di aver prodotto una scrittura che, nella sua concentrazione, nella sua stratificazione, ha alzato esponenzialmente il grado di letteratura percepita, senza mai aver dimenticato il piacere della lettura.

Per quanto riguarda la saggistica invece il premio è stato assegnato a Teresa Cremisi con Cronache dal disordine, un saggio eccentrico e avventuroso, che porta in un viaggio alla scoperta del fuori dall’ordinario, di ciò che è assurdo e tragico e che nonostante questo ci circonda ogni giorno.
Le ragioni dietro le assegnazioni descrivono il volume con un
Libro degli scarti, degli eccessi, delle diminuzioni, di ciò che rimane, del fuori scala, del transeunte e di ciò che resta impigliato, dopo le piene, tra i rami degli alberi. Lo sguardo è ironico, comico, colto e profondo, ossimorico. Porta con sé una leggerezza grave o una gravità leggera, una malinconia euforica o una euforia malinconica.
Non vincono, ma restano comunque di forte interesse, gli altri titoli candidati, tra cui La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi e La traversata notturna di Andrea Canobbio.

Per scoprire più informazioni sul premio, potete visitare il sito ufficiale.